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lunedì 24 febbraio 2014

Un’associazione povera vicina ai poveri. La missione del Csi" ‪#‎Ilpunto‬ su ‪#‎Avvenire‬ di Massimo ‪#‎Achini‬, presidente nazionale ‪#‎Csi‬

Qualcuno ricorderà Hansi Müller, tedesco dai piedi buoni dell’Inter degli anni ’80. In questi giorni un altro Müller ha fatto una giocata da applausi: un cardinale tedesco autore di un libro dal titolo affascinante, “Povera per i poveri. La missione della Chiesa”. A farne parlare mezzo mondo è stata l’introduzione scritta da papa Francesco. Come solo lui sa fare, con parole semplici che arrivano dritte al cuore, Francesco ha ricordato a tutta l’umanità che la ricchezza è un bene solo quando aiuta gli altri. Ci sono tante forme di povertà: economica, fisica, spirituale, culturale, sociale, etica. Nel mondo di oggi quando si parla di povertà si pensa quasi subito e quasi esclusivamente al denaro. Colpa della nostra civiltà, dove tanto ruota intorno al “potere” dei soldi, un potere così grande da apparire decisamente superiore a ogni altro. Sembra “scontato” che una persona sia importante nella vita e nella società, se ha tanti soldi.

Purtroppo sembra anche scontato che un individuo povero economicamente debba stare ai margini del nostro modo di vivere, diventando irrilevante per sé e per gli altri. In quella sua introduzione papa Francesco ancora una volta gioca in contropiede e ci aiuta a ribaltare la logica con la quale vedere le cose. Da sempre il Csi è un’associazione povera, che si sente vicina ai poveri.

Non siamo nati per cercare successi e medaglie, per sfornare campioni, per stare sotto le luci della ribalta. Siamo nati per andare a cercare “i poveri del nostro tempo “e fargli sentire il calore di un abbraccio, di un’amicizia, di un’accoglienza, di un amore...

Utilizzando quello strumento straordinario che è lo sport. Da sempre le nostre società sportive sono aperte (con gioia) agli imbranati, ai ragazzi difficili da gestire, a quelli scartati dagli altri, a quelli che nessuno vuole. Da sempre sono pronte ad accogliere con la più totale normalità ragazzi e ragazze di culture, religioni, Paesi diversi, o che hanno qualche problema fisico, o sono “segnati “ da esperienze di vita difficili e complesse. Le parole di papa Francesco ci aiutano a non dare tutto questo per scontato. Ci aiutano a rafforzarci e rinnovarci nella nostra vocazione all’attenzione agli ultimi, a ricordarci che siamo tenuti a ragionare con logiche diverse da quelle del nostro tempo. Nel mirino abbiamo nuove forme di “ povertà sportiva”. Siamo un Paese nel quale tanti giovani non fanno sport oppure smettono presto (e il 30% lo motiva con ragioni che rispecchiano forme di povertà economiche, sportive, culturali) perdendosi così una delle più belle esperienze della vita. Noi vogliamo andarli a cercare, coinvolgerli, stanarli, appassionarli e farli giocare con noi. In questa direzione vogliamo fare sempre di più. Una proposta concreta per ogni nostra società sportiva: prendete la “mappa” del vostro territorio.

Individuate una realtà che si occupa di sostegno a qualche forma di povertà. Incontratela e proponetele di collaborare, portando lo sport dove non potrebbe mai arrivare . Tante società sportive già lo fanno. E così si ritrovano ad essere spaventosamente ricche.


Massimo ‪Achini‬, presidente nazionale ‪Csi‬ 

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