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lunedì 7 aprile 2014

Vincere e Perdere in un giorno solo.

Vincere e Perdere in un giorno solo. L’allegria e la tristezza. Il rimpianto, e la speranza. La rabbia e l’entusiasmo. Ieri pomeriggio, nell’ ”Arena” abbiamo vissuto tutte queste emozioni.  In sole 4 ore. Forse era l’atmosfera, forse ci siamo fatti guidare dalle emozioni del pubblico, piuttosto che guidarli noi.  E questo ci ha aiutato, ma ci ha anche frenato quando dovevamo rialzare la testa.
Ricordiamoci che quando prendiamo una scelta, è importante crederci davvero.
Se qualcuno ci chiede “perché vieni all’oratorio”, dobbiamo sapere cosa rispondere, e dobbiamo essere fieri di farne parte. Altrimenti non ne vale la pena davvero.   
Se facciamo parte di una squadra, dobbiamo impegnarci per essere una vera squadra: compatti, leali verso noi stessi e gli avversari.
Se un avversario o qualcuno del pubblico ci insulta, rispondiamo con l’impegno in campo e a testa alta senza cadere nella trappola: capendo che lo fa per distrarci o per invidia.
Se il mister o il presidente vi rimprovera, cercate di capire che lo fa perché ci tiene maledettamente a voi. E poi perché come tutti, ha le sue debolezze.
Se l’arbitro commette un’ingiustizia, ditelo al mister, ma rimanete concentrati nel vostro ruolo: giocare. Divertirvi. Correre.
Siamo una squadra giovane. Un oratorio, ancora più giovane. Abbiamo tanto tempo davanti a noi. Basta crederci davvero.  
Io sarò contento, e lo dico davvero quando vi vedrò uscire dal campo sempre col sorriso. Sia quando vincerete, che quando perderete. Sia quando avrete giocato quasi tutta la partita, sia quando solo qualche minuto.

Allora saremo diventati una squadra – e un oratorio davvero vincente. 

Con Affetto
Il vostro Presidente

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